L’adolescente o l’adulto che balbetta oppure la famiglia di un bambino che balbetta, questa domanda se la pone. La risposta sta nel desiderio di cambiamento e nel bisogno di sentirsi finalmente liberi di esprimersi.
Una settimana tutta per sé in ambiente protetto può segnare l’inizio di una trasformazione profonda. Questo tipo di ritiro terapeutico, spesso adottato per affrontare la balbuzie, può fare la differenza.
Un ciclo intensivo permette alla persona di raccogliere le migliori energie per indirizzarle nella direzione tanto desiderata di una maggiore sicurezza emotiva e verbale. È un’opportunità concreta per migliorare la comunicazione e superare la balbuzie in modo naturale e progressivo.
Per alcuni giorni mente, corpo ed emozioni lavorano insieme in forma continuativa e allo stesso tempo leggera, senza accanimento. Questa sinergia produce l’effetto “sblocco”: un cambiamento che non è solo della parola ma anche e soprattutto della persona.
In un percorso intensivo si è immersi in un gruppo di pari. È una situazione singolare che consente livelli importanti di condivisione in un’atmosfera di comprensione, empatia, accoglienza. Questa esperienza di gruppo è fondamentale per chi cerca di superare la balbuzie, grazie al supporto reciproco.
È in questo contesto che nascono connessioni autentiche. Il sostegno reciproco diventa forza. Il confronto nei vari momenti della giornata, motiva e aiuta a vedere le cose da un diverso punto di vista e fa sentire – spesso per la prima volta – di non essere soli.
Durante la settimana, i cambiamenti si notano. Nella voce, nello sguardo, nel modo in cui si sta nel gruppo e ci si racconta. Certo è solo l’inizio di un nuovo modo di sentirsi e di percepirsi. I partecipanti al ritiro “intensivo” sulla balbuzie raccontano spesso di aver trovato nuova fiducia nella loro voce.
Un inizio talmente incisivo da suscitare il desiderio di continuare. Di non lasciar svanire la luce accesa in quei pochi giorni.