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Quando scegli te stesso: cosa succede davvero dentro uno Stage Terapeutico

C’è un momento in cui senti che non puoi più rimandare.

Quel momento in cui la fatica di parlare, il peso della vergogna, la sensazione di restare indietro diventano troppo forti per essere ignorati. Può succedere all’improvviso o dopo mesi, anni, in cui hai imparato a nascondere il disagio, a gestirlo, a conviverci. Ma arriva un punto in cui senti che è il momento di scegliere. E questa volta, scegli te stesso.

Il gruppo non giudica: ti riconosce.

Molte persone arrivano allo Stage con la paura di esporsi, con la sensazione di essere “fuori posto”. E poi succede qualcosa: il gruppo un luogo dove ritrovare parti di sé dimenticate o mai viste prima.

Nel gruppo vedi te stesso negli altri. Le loro paure, i loro blocchi, le loro conquiste: tutto ti parla. Scopri che non sei solo, che non sei strano, che puoi fidarti. Ed è così che la vergogna perde forza e la fiducia prende il posto che le spetta.

Parola, corpo, emozioni: un metodo che coinvolge tutta la persona.

Durante lo Stage si alternano momenti strutturati ad altri più liberi. Non ci sono “lezioni frontali” o spiegazioni teoriche. C’è esperienza diretta: laboratori sulla parola, lavoro sulle tensioni fisiche, movimento espressivo, momenti di confronto guidato.

Si lavora su ciò che accade davvero: quando la voce si spezza, quando il corpo si irrigidisce, quando ci si nasconde o si prende coraggio. Ogni attività è pensata per aiutare a integrare corpo, emozioni e pensiero, senza forzature né giudizi.

Prima, durante, dopo: un cambiamento che continua anche a casa

Chi arriva allo Stage spesso lo fa con il cuore affaticato, ma ancora capace di sperare. Durante i giorni passati insieme accade qualcosa: una frattura del quotidiano, un’apertura, un cambiamento. Per alcuni è uno sblocco improvviso, per altri un processo più graduale.

Ma tutti, in modi diversi, tornano a casa con qualcosa in più: strumenti pratici, consapevolezza, nuove connessioni interiori. E spesso anche nuovi legami umani, profondi, autentici.

Cosa cambia davvero dopo lo Stage?

Lo Stage non promette miracoli, sempre comunque illusori ma più concretamente costruisce risultati grazie ai quali cambia il modo in cui ti percepisci, ti esprimi, ti relazioni. Tra i cambiamenti più frequenti:

  • Più padronanza nella comunicazione.
  • Meno ansia e paura nel parlare.
  • Maggiore contatto con il proprio corpo.
  • Un senso di possibilità, presenza e autenticità.

Se vuoi provare un’esperienza profonda, reale, lontana dai protocolli standard e vicina alla persona, lo Stage Terapeutico è un inizio possibile. Un primo passo per scegliere finalmente te stesso.

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